Antonio: “Ho spedito un pacco con poste italiane e arrivato rotto al destinatario, pur avendo fatto un ottimo imballo. Il destinatario lo ha ritirato senza scrivere con diritto di riserva, e mi ritiene responsabile. Chi dovrà pagare?“
Nicola: “Salve, ho inviato un climatizzatore completo, 1 macchina esterna e 2 interne.
BRT fa il ritiro in azienda e lo porta alla prima filiale. Il danno succede nel trasporto. Alla filiale accettano con riserva, il pacco parte con la spedizione con pagamento anticipato dal mittente di ben 470 euro e contrassegno di 3100 euro.
La spedizione arriva a destinazione danneggiata e il cliente si rifiuta di ritirare.
Io non capisco il problema del rifiuto, rientra in mio possesso la merce e noto che è stata visibilmente danneggiata.
Come mi devo comportare? Mi hanno fatto perdere 470 euro più i 3100 e mi vogliono rimborsare solo 160 euro in totale. Avete qualche aiuto da darmi?“
Purtroppo mi arrivano storie simili ogni giorno…
… il corriere fa un danno e a pagarne le conseguenza (sia economicamente, sia di fiducia) è il venditore!
Ma come puoi evitare di ricevere lamentele simili?
Cosa troverai in questo articolo:
Pacco danneggiato: cosa fare come mittente o venditore
Avvisare il cliente preventivamente
Devi avvisare in anticipo il destinatario di fare attenzione quando riceve la consegna e di firmare con riserva se il pacco sembra danneggiato.
Avvisa anche di non fidarsi di un pacco chiuso con nastro adesivo del corriere.
La chiusura con nastro adesivo del corriere è una delle prove inconfutabili che il pacco è stato manomesso.
In questo caso è necessario sempre mettere firma con riserva “per presenza nastro adesivo corriere XYZ”.
Anche se il nastro adesivo è stato messo in buona fede da parte del corriere a fronte di piccoli danni, è in ogni caso una prova della non-integrità del pacco e va contestato in bollettino di consegna o PAD.
Imballare accuratamente il pacco
Inoltre, è necessario imballare accuratamente qualunque tipo di spedizione, a maggior ragione quelle che contengono della merce fragile o che si può rovinare durante il trasporto.
Un referente di TNT ha confermato: “Se vediamo pacchi non imballati bene o pacchi troppo delicati non ritiriamo neppure e spesso facciamo anche un controllo interno provvedendo al reimballaggio della merce se ci sembra che il pacco sia delicato”.
Rivalersi sul corriere
Tuttavia non è facile verificare se una prodotto ha subito qualche danno durante la spedizione.
In questo caso, se la spedizione dovesse essere danneggiata durante il trasporto e il nostro destinatario ci avvisa, è essenziale contattare il corriere entro 8 giorni solari dalla consegna per aprire una pratica di danneggiamento e chiedere il risarcimento dei danni allegando le foto del pacco e del contenuto come prova.
Ricordate al destinatario di conservare l’imballaggio originale per alcuni giorni anche dopo la consegna.
Alcuni corrieri infatti inviano un loro incaricato per controllare se l’imballo col quale era stata inviata la merce era adeguato al trasporto e rispettava le indicazioni del corriere.
La pratica può essere avviata anche per danno occulto, cioè se il danno non era visibile dall’esterno.
Sia la firma con riserva di controllo pacco integro che la prova del danno occulto sono per ovvi motivi le situazioni più complesse e controverse da gestire col corriere.
In ogni caso sarà tua responsabilità gestire il problema nei confronti dell’acquirente che non è responsabile di contrattempi nel trasporto.
Comunicare con il cliente
Ricordati che la comunicazione è essenziale in questi casi, un cliente informato e consapevole delle soluzioni che state adottando sarà più disponibile ad accettare compromessi e venirvi incontro senza perdere fiducia sulla vostra affidabilità come venditori.
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