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Tutto quello che devi sapere sul nastro adesivo da imballo
Districarsi nel mercato del nastro adesivo non è di certo un’impresa semplice.
Negli ultimi anni, sono stati rilasciati sul mercato prodotti sempre più attenti e specifiche per ogni esigenza di professionisti ed industrie, differenziandosi con prodotti molto evoluti nei materiali e nelle proprietà fisiche.
Come è fatto un nastro adesivo da imballo?
Il nastro adesivo “tradizionale” non esiste più, o meglio, tutto dipende dall’uso che se ne fa.
Possiamo dire che esistono i nastri quelli da supermercato e ferramenta oppure, se si ha bisogno di caratteristiche specifiche allora non si può scegliere con leggerezza.
Per chiarire le idee a chi sta cercando un nastro adesivo, vediamo da cosa è composto:
- Release: strato anti-adesivo che permette al nastro di svolgersi facilmente;
- Supporto: viene spalmato con l’adesivo ed è responsabile di caratteristiche come trazione e allungamento;
- Primer: responsabile dell’ancoraggio dell’adesivo al supporto;
- Adesivo: può essere di diverse formulazioni.
Il nastro adesivo da imballo: una panoramica per essere più orientati
Ma veniamo al succo del discorso. I supporti utilizzati in queste due categorie di nastro sono fondamentalmente tre:
- PPL
- PVC
- Carta
Ciò che differenzia questi tre tipi di nastro è il supporto.
- Il nastro adesivo da imballo in PVC: ha ottime caratteristiche fisiche, utili per pacchi pesanti. Al contrario è molto sensibile a sbalzi termici, al freddo d’inverno ed è facile che si spacchi. E’ facile da tagliare con le mani e non lascia residui su superfici lisce come ad esempio mobili o vetri: per questo motivo è apprezzato dai traslocatori.
- Il nastro adesivo da imballo in PPL: è più economico ma meno resistente, lavorando sullo spessore però è possibile avere un nastro particolarmente resistente ed elastico. Il nastro in PPL può essere spalmato con tre tipi di adesivo: solvente, acrilico e Hot Melt che ne influenza il costo finale;
- Il nastro adesivo in carta: questo nastro, detto anche ecopack, è considerato come un comune nastro da imballaggio con caratteristiche simili ai nastri in PVC e PPL. La differenza principale è nel supporto in carta, ma principalmente in uno spessore più elevato, garantendo la stessa prestazione degli altri nastri, nella sua ecologicità e facilità di smaltimento, ha uno spettro ampio per le temperature, richieste nei processi industriali e nelle mascherature.
Cosa considerare per scegliere il nastro adesivo da imballo
Per scegliere il giusto nastro adesivo per la vostra specifica applicazione, dovete considerare i seguenti fattori:
- Materiale del supporto;
- Tipo di adesivo;
- Tempo di applicazione e temperatura;
- Caratteristiche della superficie (rugosità, conformazione, ecc…);
- Condizioni finali di utilizzo (temperatura, UV, abrasione, ecc..);